«Sin dai tempi più antichi, l’umanità è in movimento. Alcune persone si spostano per cercare nuove opportunità e prospettive economiche. Altre per scappare a conflitti armati, povertà, mancanza di cibo, persecuzioni, terrorismo o violazioni e abusi dei diritti umani. Altre ancora lo fanno in risposta agli effetti dei cambiamenti climatici, disastri naturali (alcuni dei quali possono essere collegati ai cambiamenti climatici) o altri fattori ambientali. Molti si spostano per una combinazione di queste ragioni.
I larghi movimenti di rifugiati e migranti hanno ramificazioni politiche, economiche, sociali, per lo sviluppo, umanitarie e di diritti umani che oltrepassano ogni confine. Questi sono fenomeni globali che richiedono approcci e soluzioni globali.
Nessuno Stato può gestire da solo questi movimenti.
Serve una più grande cooperazione internazionale per:
• proteggere i diritti umani di tutti i profughi e i migranti, indipendentemente dal loro status. Questo include i diritti di donne e ragazze e la promozione della loro piena, uguale e significativa partecipazione nel trovare soluzioni;
• assicurare che tutti i minori rifugiati e migranti ricevano un’educazione entro pochi mesi dal loro arrivo;
• prevenire e contrastare la violenza sessuale e di genere;
• supportare quei Paesi che salvano, ricevono e ospitano grandi numeri di rifugiati e migranti;
• lavorare per far finire la pratica di detenzione dei minori con lo scopo di determinare il loro status migratorio;
• condannare con forza la xenofobia contro rifugiati e migranti e supportare una campagna globale per contrastarla;
• rafforzare il contributo positivo dei migranti allo sviluppo economico e sociale nei Paesi che li ospitano;
• migliorare l’assistenza umanitaria e allo sviluppo per i Paesi più colpiti, anche attraverso soluzioni finanziarie innovative, con l’obiettivo di colmare tutte le mancanze di fondi;
• implementare una risposta generale sui rifugiati, basata su una nuova cornice che definisce le responsabilità degli Stati membri, dei partner della società civile e del sistema delle Nazioni Unite ogni volta che c’è un grande movimento di rifugiati e una situazione che si protrae nel tempo;
• trovare nuove case per tutti i rifugiati identificati dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati come bisognosi di reinsediamento;
• espandere le opportunità per i rifugiati di essere ricollocati in altri Paesi ad esempio attraverso la mobilità del lavoro o programmi di studio;
• rafforzare la governance globale delle migrazioni inglobando l’Organizzazione internazionale per le migrazioni nel sistema delle Nazioni Unite».