“I governi africani dovrebbero garantire l’accesso all’istruzione a tutte le ragazze fornendo linee guida chiare alle scuole e alla comunità per aiutare le donne incinte o le madri a tornare e avere successo negli studi”. Anche se molti governi in Africa hanno già leggi e politiche in questo senso, il diritto all’istruzione di centinaia di migliaia di ragazze e giovani donne nel continente è ancora negato perché incinte, sposate o madri. Il Gabon e la Costa d’Avorio sono tra i Paesi che garantiscono loro il diritto a continuare la loro istruzione durante la gravidanza e dopo il parto ma altre nazioni, come la Tanzania, hanno pol...
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Per la prima volta nella storia, la Borsa di Parigi sarà guidata da una donna. L’annuncio è stato ufficializzato da Euronext: “Delphine d’Amarzit è stata nominata Presidente e Amministratore Delegato di Euronext Parigi e membro del consiglio di amministrazione di Euronext” dal prossimo 15 marzo. Il gruppo Euronext controlla le borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona e Oslo (e da poco anche la Borsa di Milano, un’operazione da 4,325 miliardi di euro).
Nata a Saint-Mandé, Francia, d’Amarzit si è laureata nella prestigiosa università di Sciences Po e nella École Nationale d’Administration...
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Si parla spesso degli allarmi ambientali che la Terra ci sta lanciando.
E la pandemia è solo l’ultimo di tanti. Eventi così frequenti e preoccupanti da far precipitare l’umanità in una sarcastica escape room dove l’obiettivo è fuggire da un pianeta sempre più compromesso, mettendo in fila gli indizi e individuando le possibili soluzioni.
Il Wwf, alla vigilia della Giornata mondiale dell’ambiente, ha provato a stilare un elenco di tutti i campanelli d'allarme che sono stati suonati negli ultimi 18 mesi. E li ha raccolti nel report Planet Escape Room: non è un gioco, ma «siamo tutti in gioco» sottolinea l’ass...
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Siamo in due, in casa tutto il giorno, le notizie si accavallano con numeri ed esortazioni alla prudenza: una donna, un uomo. Parliamo, confrontiamo le nostre sensazioni su questo tempo sospeso. Vediamo l’impegno di donne e uomini per arginare il diffondersi dell’epidemia, per curare chi ha contratto il virus, per alleviare i problemi di chi non ha più lavoro e per sostenere un’economia che faticherà a riprendersi.
Si può parlare di donne impegnate nell’emergenza quotidiana e di uomini che parlano sulla scena pubblica? Credo che la questione si ponga su un altro piano.
In questi anni abbiamo avuto modo di frequentare diversi ospedali e abbiamo n...
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Io appartengo ai Kitu Kara, uno dei 18 popoli e 14 nazioni che esistono in Ecuador da molto prima dell’arrivo degli spagnoli: un popolo millenario, con insediamenti umani diffusi su una vasta zona, con centro a Quito. Noi indigeni non pensiamo come individui, esistiamo insieme e rivendichiamo il diritto “ad avere radici” e “a parlare con la nostra voce”. Per questo nell’Ecuador è sorta Miredes – Internacional, una rete di migranti, rifugiati e sfollati che parla con la propria voce.Per il mio popolo i ritmi della natura sono importanti; per questo molti di noi indigeni ci opponiamo da sempre allo sfruttamento rapace della natura. Io, insieme a...
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Provengono da Sudafrica, Camerun, Costa d’Avorio, Kenya, Nigeria, Uganda e Senegal, in totale sono circa 3.544. Sono le donne africane che hanno partecipato a una recente indagine di mercato condotta da Ipsos. L’istituto francese di ricerca, dopo averne esaminato i modelli di consumo, le speranze, le preoccupazioni e le abitudini di acquisto, ha messo in evidenza come esse siano attivamente impegnate nella creazione di ricchezza, di benessere familiare e dell'istruzione.
Che le donne fossero la spina dorsale dell’Africa, avremmo dovuto saperlo, ora però, l’istituto di ricerca francese (Ipsos) ha confermato che esse svolgono un ruolo davvero vitale per lo svilu...
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In Siria sono passati sei anni.
Sei anni di guerra che hanno reso il Paese il più grande generatore mondiale di popolazione sfollata. Le statistiche del 2016 sono scioccanti: 4,7 milioni di rifugiati, 6,6 di sfollati interni, 13 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria, 250.000 morti.
Il conflitto ha avuto un impatto sproporzionato sui corpi e nella mente delle donne costringendole a violenze e al silenzio. Ma, dall'inizio della crisi, esse sono state anche esempio ispiratore per la loro capacità di resilienza e determinazione. Hanno iniziato ad organizzarsi prima a livello di comunità, per far fronte alle esigenze umanitarie. Purtroppo queste organi...
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