Siamo nella Fase 3 del “tempo di covid-19”. È ancora lui, invisibile minaccia, a dettare limiti alle nostre relazioni e alle nostre attività. E tutti i “decreti” che tentano di “ridare respiro” al nostro vivere sociale ed economico fioccano, ma con un’assenza molto dolorosa: quella delle donne.
L’allerta era già stata data con la campagna #datecivoce, ma in Italia, e anche in Europa, la situazione non è cambiata molto.
Per questo è opportuno rilanciare un appello della scorsa settimana: «Care donne, dobbiamo cambiare passo – parola di Livia Turco –. Dobbiamo avere l’ambizione di costruire una nuova stagione di protagonismo femminile. Dobbiamo farlo oggi. Non domani».
Suo frutto è #DallaStessaParte, il laboratorio delle donne che vogliono cambiare l’Italia.
A lanciare l’idea, attiviste da sempre impegnate sui temi legati ai diritti delle donne: «Vogliamo che le donne abbiano un spazio di confronto e produzione di idee, per contare e contarsi. Abbiamo la forza e gli strumenti per farlo. La nostra diversità e le nostre differenze saranno ricchezza ed energia per il Paese. Chiamiamo a raccolta tutte le italiane e le nuove italiane, per ritrovarci in uno spazio comune, e non solo virtuale, e dare una visione nuova del mondo. Crediamo che l’appello di Livia Turco ci imponga un atto di coraggio e responsabilità: una chiamata a unire le forze. Sappiamo bene che quando le donne si mettono insieme succedono sempre cose straordinarie.
Crediamo tutte nella bellezza e nella forza di uno spazio aperto di dialogo, virtuale e non, dove potremo tessere idee e programmi su Lavoro, Economia, Salute, Welfare e Ambiente. Un luogo dove ridisegneremo una crescita economica che, attraverso investimenti, crei posti di lavoro, per mettere fine alle disuguaglianze, a partire da quelle retributive tra uomini e donne.
Possiamo e vogliamo essere risolutive su questi temi, lavorando unite e determinate.
Vogliamo affermare la forza delle donne, vogliamo essere massa critica e di pensiero perché siamo più della metà del Paese che non ha più intenzione di attendere elemosine e concessioni. Siamo tante e vogliamo misurare la nostra forza.
Partiamo insieme da qui, dal pensare e costruire una nuova Civiltà, una società umana più giusta, più accogliente. Vogliamo essere libere dalla violenza.
È in questo spazio che tutte noi insieme, italiane e nuove italiane, ragazze e donne, ci ritroveremo per dire il Paese che vogliamo.
C'è bisogno di ognuna di noi. Perché adesso è il momento e adesso dobbiamo saper stare tutte #DallaStessaParte».
Per aderire, scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Se, come scrive Manuela Perrone, anche il il Recovery Fund è «cieco da un occhio: gli investimenti privilegiano i settori a prevalenza maschile, senza prevedere correttivi», è proprio urgente agire, perché, come già confermano studi autorevoli, dove le donne possono partecipare nelle decisioni è tutta la società che ne gusta i benefici.