L’Italia riapre porte e finestre, e anche le frontiere in entrata e in uscita da altri continenti, seppur in modo selettivo.
C’è ancora una lista di Paesi “proibiti”, troppo a rischio per gli alti contagi da covid-19, ma anche quella è in evoluzione, e l’incubo di quell’opprimente lockdown sembra soltanto un lontano ricordo. Avere la memoria corta, però, può essere pericoloso, perché ciò che continua ad arginare i contagi, almeno a certe latitudini, è anzitutto il “nostro” comportamento.
E allora allarghiamo lo sguardo!
L’ultimo Combonifem dedica il dossier alle Migrazioni al tempo della pandemia: vite che, in diverse parti del mondo, il covid-19 ha sorpreso “per strada”.
Una panoramica di comportamenti più o meno virtuosi e di solidarietà più o meno creativa.
Non mancano neppure risvolti paradossali: il lockdown ha svelato che senza “lavoro migrante” i raccolti vanno persi, la sanità implode e tanti servizi essenziali si fermano. E allora arriva la “sanatoria”. Perciò merita attenzione la “regolarizzazione” in corso nel nostro Paese … e le sue storture.
E che dire dell’Europa, con Angela Merkel che inizia il suo ultimo “semestre” di presidenza dell’Unione?
Con tre donne ai vertici, ce la farà l’Ue a cambiare passo?
Ne parla Giulia Rossolillo, docente di Diritto dell’Unione Europea all’Università di Pavia.
Antonietta Potente offre il suo puntuale scorcio di mistica-politica, ma uno sguardo al sommario può orientare meglio le scelte…
Buona lettura!