22 aprile 2021, 51° Giornata mondiale della Terra.
Stupisce la retorica di sostenibilità ed energia pulita che inonda quotidiani online e di stampa. Mai come in questo giorno la “pubblicità” scorre a difesa di «sora nostra madre Terra», come la chiamava affettuosamente Francesco d’Assisi.
Ma quali sono i fatti da celebrare? Quali sono le azioni concrete che tutelano davvero gli ecosistemi? Le alterazioni rivelate da googleearth sono impressionanti, ma in senso negativo.
Alla vigilia della ricorrenza, l’Unione Europea ha convertito in legge i suoi buoni propositi “verdi”: «La legge europea sul clima sancisce l'impegno dell'Ue a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e l'obiettivo intermedio di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Il nostro impegno politico a diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050 è ora anche impegno legale», ha affermato soddisfatta Ursula von der Leyen. Peccato che oggi l’Ue produca soltanto il 9% delle emissioni mondiali che alterano il clima.
Il suo annuncio anticipa quello del presidente Usa Joe Biden, che ha convocato una cinquantina di leader al Summit virtuale mondiale in cui annuncia il rientro del suo Paese nell’Accordo di Parigi: il 22 e 23 aprile gli impegni a difesa della Terra vi risuoneranno con grande pompa, con la presenza di Cina e Russia.
Usa e Cina, da soli, producono il 40% delle emissioni climalteranti: se il loro impegno non rimanesse a livello di parole, darebbero davvero un gran contributo a contenere il degrado ambientale, ma già il fatto che acerrimi nemici come Biden, Xi e Putin, concordino sulle politiche a difesa Terra è un buon progresso.
Rimane comunque il quesito iniziale: Quali sono le scelte concrete che tutelano davvero gli ecosistemi?
L’inerzia della politica a passare dalle promesse alle azioni è nota: dall’Accordo di Parigi del 2015 i progressi sono minimi, e scaturiscono più da singole persone e associazioni che dai governi.
Per questo il 22 aprile, e ogni altro giorno, celebriamo tutti e tutte coloro che, adottando uno stile di vita meno consumistico e meno inquinante, stanno cambiando l’economia e la società: dalle scelte di finanza, con le campagne di disinvestimento, alle scelte di acquisto di prodotti e servizi; dalla tutela degli alberi e delle acque, a programmi di educazione che facciano sentire la specie umana parte integrante della Terra o che riducano la produzione di rifiuti e scarti.
È necessaria una vera e propria “conversione ecologica”, che non è “religiosa” ma trasversale, di credenti e “non credenti”, semplicemente “umana” e “mondiale”.
Le scelte concrete, quelle che davvero celebrano ogni giorno la Terra, passano dalla quotidianità, e il Combonifem di maggio-giugno 2021 è dedicato a loro!