«L'Unione Europea insieme alle Nazioni Unite dovranno lavorare per creare delle zone umanitarie in Siria»
Lunedì 14 giugno rappresentanti di Operazione Colomba hanno partecipato a Bruxelles alla Seconda conferenza interparlamentare di alto livello su Migrazione e Asilo, ospitata congiuntamente dal Parlamento europeo e portoghese.
«In Libano sono presenti 1,5 milioni di rifugiati siriani su una popolazione di neanche 6 milioni di persone — ha dichiarato Alberto Capannini, responsabile di Operazione Colomba in Libano —. È una situazione esplosiva che continua a peggiorare. I rifugiati sono stretti in una morsa. Da un lato vivono in un paese in...
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Mentre siamo bombardati e storditi dalle notizie dell’epidemia Coronavirus, la pentola a pressione nel Medio Oriente sta scoppiando.
La Turchia, in guerra contro la Siria, sostenuta dalla Russia, per il controllo della città di Idlib, si vede arrivare un altro milione di rifugiati, in buona parte bambini e donne.
Ankara, che già trattiene sul suo suolo quattro milioni di rifugiati siriani e afghani per un accordo scellerato con la UE, dalla quale ha ricevuto sei miliardi di euro, non ce la fa più e sta ricattando l’Europa per nuovi finanziamenti. Per ottenerli ha aperto le frontiere verso la Grecia. 18.000 siriani hanno già attraversato il confine ma...
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In Siria i combattimenti hanno bloccato uno Stato, solo per fare la guerra.
Mentre le donne curde combattono per difendere la propria terra, e i propri diritti, in Afghanistan altre donne combattono una rivoluzione silenziosa, per vivere e difendere la vita.
In questo angolo di mondo, il 2019 segna il quarantunesimo anno di una guerra che ha causato danni materiali e umani, centinaia di migliaia di vittime e un numero ancora più alto di sfollati. Il conflitto senza fine ha seriamente compromesso la struttura del Paese, incluso il sistema sanitario nazionale. Le donne, in particolare, hanno un difficile accesso alle strutture sanitarie.
Il tasso di mortalità femminile in Afgh...
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Il Cilap, il Collegamento Italiano Lotta Alla Povertà, sezione italiana della rete europea European Anti Poverty Network – e “Solidarietà e Cooperazione CIPSI” – coordinamento di 37 associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale -, in riferimento all’attacco della Turchia contro i curdi, hanno congiuntamente dichiarato: “L’attacco del governo turco contro i territori del Rojava, occupati dall’Isis e liberati dai Curdi, ha fatto ricadere migliaia di persone nella guerra. Quando si bombarda, quando si ammazzano civili, quando si producono migliaia di sfollati, quando la gente scappa per non rivivere quanto gi&agrav...
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Nell’ultimo mese abbiamo spesso dato voce alle numerose iniziative al femminile del nostro Paese. Manifestazioni, seminari, dialoghi.
Oggi, lo sguardo si fa più ampio. Racconta ancora di donne, ma soprattutto di donne che vogliono raccontare, informare, ampliare i punti di vista.
Jin TV, che in lingua curda significa TV per donne, è la prima emittente televisiva in Siria interamente gestita da donne. La stazione ha iniziato a trasmettere lo scorso giugno. L’obiettivo è di creare un luogo d’incontro che dia voce alle donne per contrastare la propaganda terroristica. Le trasmissioni sono multilingue e multiculturali; i programmi vanno in onda in curdo, ...
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Una zona di guerra non è forse il contesto più ovvio per un’utopia femminista. Ma il villaggio di Jinwar, nelle distese desertiche del Rojava nel Kurdistan Siriano abitato da sole donne è la dimostrazione che anche in un paese devastato da anni di conflitti si possono realizzare sogni.
Come quello di questo gruppo di donne che due anni fa ha costruito un piccolo borgo composto da una trentina di case, delimitate e protette da un cancello e circondate da un vasto appezzamento di terra in cui coltivano ortaggi.A Jinwar gli uomini non possono restare. “Non c’è bisogno di uomini qui”, dice Zainab Gavary, 28 anni, abitante del villaggio in un&r...
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Fa il giro del mondo la decisione del presidente Trump di uscire dagli accordi di Parigi firmati da Obama nel 2015.
La disposizione potrebbe avere gravi implicazioni per l'accordo, che si basa prevalentemente sull'impegno dei grandi inquinatori per ridurre le emissioni di gas serra che gli scienziati affermano essere alla base dello scioglimento dei ghiacciai, con conseguente innalzamento dei mari, delle siccità e delle violente tempeste. Secondo l'accordo gli Usa, i secondi produttori di Co2 dopo la Cina, si erano impegnati a ridurre entro il 2025 le proprie emissioni tra il 26 e il 28 per cento rispetto ai livelli del 2005.
L'intesa verrà abbandonata con un ritiro formale, ...
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Chi sta con Gabriele?
Noi ci stiamo! Insieme alle manifestazioni di solidarietà, ieri a Lucca e Pescia, oggi a Torino e Milano, anche la nostra newsletter chiede la liberazione di Gabriele Del Grande.
L’autore del documentario “Io sto con la sposa” dal 9 aprile è in detenzione amministrativa a Mugla, in Turchia, per aver osato raccogliere interviste al confine con la Siria.
Osare. Un tratto comune ai protagonisti dei suoi libri e del suo documentario, dove si incontrano persone che rischiano in prima persona per cercare vita.
La pagina facebook di “Io sto con la sposa” è diventata subito un catalizzatore di iniziative spontanee, moltepli...
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In Siria sono passati sei anni.
Sei anni di guerra che hanno reso il Paese il più grande generatore mondiale di popolazione sfollata. Le statistiche del 2016 sono scioccanti: 4,7 milioni di rifugiati, 6,6 di sfollati interni, 13 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria, 250.000 morti.
Il conflitto ha avuto un impatto sproporzionato sui corpi e nella mente delle donne costringendole a violenze e al silenzio. Ma, dall'inizio della crisi, esse sono state anche esempio ispiratore per la loro capacità di resilienza e determinazione. Hanno iniziato ad organizzarsi prima a livello di comunità, per far fronte alle esigenze umanitarie. Purtroppo queste organi...
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Non c’è limite alla crudeltà della guerra!
Le armi chimiche sono vietate, eppure le hanno usate anche il 5 aprile. E peraltro contro civili inermi. Anzi, contro bambini e bambine: trenta di loro hanno perso la vita in modo atroce, con una terribile fame d’aria.
Ma l’arsenale chimico di Bashar al Assad non era stato smantellato nel 2014, con una delicata operazione costata decine di milioni di euro?
Lo scorso febbraio Dacia Maraini, presentando a giovani e meno giovani di Verona, uomini e donne, il suo libro “La bambina e il sognatore”, affermava: «Se gli uomini praticassero di più l’amore materno ci sarebbero meno guerre!&raqu...
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